01 / 09 / 2017

Denominazione dei tavoli: uno scoglio per molti

Prima di stabilire la denominazione dei tavoli bisogna tenere in considerazione una serie di punti cardine che spesso, nella foga di voler essere anticonvenzionali a tutti i costi, vengono completamente ignorati:


1.   Il tavolo viene denominato per facilitarne l'individuazione. Questo significa che leggendo il tableau marriage, l'invitato deve capire immediatamente dove andrà a sedersi senza aver bisogno dell'accompagnatore
2.   Ogni tavolo dovrà distinguersi a distanza, in caso contrario dargli un nome non avrebbe alcun senso
3.   Mostrare una sorta di pianta che indichi la posizione dei tavoli nella location risulta davvero una scelta poco elegante


Parola d'ordine quindi, semplicità:
via libera ai classici numeri, ai colori (nella mise en place ci saranno particolari colorati diversi), alle pietre preziose (presenti nell'allestimento di ogni singolo tavolo), ai nomi delle città (fermo restando che ogni elemento distintivo sarà fortemente evidenziato sul centrotavola es. Parigi – Tour Eiffel, Londra – Big Ben), i nomi dei fiori e della frutta (specifica composizione per ogni tavolo), molto di effetto anche le spezie se ben contestualizzate, o i nomi delle torte più conosciute, avendo cura di studiare un alzata adeguata che preveda dei modellini di torta in primo piano.

Idee classiche da rielaborare in chiave originale. Questo è il trucco per superare lo scoglio della denominazione dei tavoli, altrimenti gli ospiti si ritroveranno a brancolare nel buio alla ricerca di astrattismi poco pratici e affatto funzionali.

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